Tavole e Favole - Palermo Palazzo Butera 1995 - Firenze Fortezza Da Basso 1996
Progetto e Direzione Lavori: Ulderico Lepreri
Nel Maggio del 1996 si è svolta alla Fortezza da Basso di Firenze la seconda edizione della mostra "Tavole e Favole, dalla Francia in rima cavalleresca..."
Ideata, progettata e realizzata dall'architetto Ulderico Lepreri. Infatti, dopo il successo riscontrato nel Maggio del 2015, durante la prima edizione di Palermo, sia i rivenditori sia le aziende produttrici, in considerazione della struttura della Mostra e del suo significato storico-letterario di chiara risonanza nazionale, hanno ritenuto valida l'idea di renderla itinerante per I'Italia. La manifestazione da dedicato ad ogni Marchio esposto, un proprio spazio caratterizzato da un'isola scenografica intesa come collegamento culturale tra Francia e Italia.
Il collegamento è stato individuato nell'interpretazione tridimensionale dei racconti narrati nel poema cavalleresco "Orlando Furioso" di Ludovico Ariosto. Ad ogni scenografia è stato abbinato un canto tratto dal poema, riportato a fianco su di un pannello rivestito che ne diventerà l'elemento ispiratore. La mostra è stata un vero spettacolo di luci, suoni e colori, in un allestimento scenografico articolato in nove quadri teatrali dedicati a nove prestigiose "Maison", protagoniste della storia passata e presente dell'Arte della Tavola.
Soprattutto se firmati Baccarat, Cristal de Sèvres, Christofle, Daum, Haviland, Hermès, Lalique, Puiforcat, Saint Louis.
Per la prima volta alcune fra le più prestigiose manifatture del settore "Art de la Table", si sono unite in una manifestazione culturale con il chiaro intento di promuovere i pezzi della produzione recente, senza però trascurare l'importanza storica del loro repertorio classico, con l'esposizione dei pezzi da museo, adeguatamente collocati nelle nicchie create all'interno delle torri delle scenografie.
Una mostra progettata da Ulderico Lepreri con l'intento di trasfigurare gli spazi, prima di Palazzo Butera a Palermo, e poi della Fortezza da Basso a Firenze, in una sorte di "Palazzo di Atlante": il "magnifico"ariostesco ha rivissuto nella suggestione di una "mise en scène" degna della rinomata eleganza di cristalli, porcellane, argenti di indubbio fascino "cortese". Presente e passato hanno giocato dialetticamente nell'intento di affascinare il visitatore, esaltando i prodotti dentro cornici pensate in sintonia ai decori, ai colori e ai valori culturali espressi da ogni singolo oggetto.