Cristal De Serves
Canto 15 -
Le donne a riposare i cavallieri
menaro a un lor palagio indi vicino. Donzelle incontra vennero e scudieri con torchi accesi, a mezzo del camino. Diero a chi n’ebbe cura i lor destrieri, trassonsi l’arme; e dentro un bel giardino trovar ch’apparechiata era la cena
ad una fonte limpida ed amena.
Christofle
Canto 7 -
Qual mensa trionfante e suntuosa
di qualsivoglia successor di Nino,
o qual mai tanto celebre e famosa
di Cleopatra al vincitor latino,
potria a questa esser par, che l’amorosa fata avea posta inanzi al paladino?
Tal non cred’io che s’apparecchi dove ministra Ganimede al sommo Giove.
Baccarat
Canto 17 -
Presso alla porta ove Grifon venìa, siede a sinistra un splendido castello, che, più che forte e ch’a guerre atto sia, di ricche stanze è accommodato e bello. I re, i signori, i primi di Soria
con alte donne in un gentil drappello celebravano quivi in loggia amena
la real sontuosa e lieta cena.
Daum
Canto 10 -
Di così nobili arbori non suole prodursi fuor di questi bei giardini,
né di tai rose o di simil viole,
di gigli, di amaranti o di gesmini. Altrove appar come a un medesmo sole e nasca e viva, e morto il capo inchini, e come lasci vedovo il suo stelo
il fior suggetto al variar del cielo:
Haviland
Canto 6 -
Veloci vi correvano i delfini,
vi venìa a bocca aperta il grosso tonno;
i capidogli coi vecchi marini
vengon turbati dal loro pigro sonno; muli, salpe, salmoni e coracini
nuotano a schiere in più fretta che ponno;
Hermes
Canto 34 -
Zafir, rubini, oro, topazi e perle,
e diamanti e crisoliti e iacinti potriano i fiori assimigliar, che per le liete piaggie v’avea l’aura dipinti:
sì verdi l’erbe, che possendo averle qua giù, ne fôran gli smeraldi vinti; né men belle degli arbori le frondi, e di frutti e di fior sempre fecondi.
Lalique
Canto 6 -
Tra le purpuree rose e i bianchi gigli,
che tiepida aura freschi ognora serba, sicuri si vedean lepri e conigli,
e cervi con la fronte alta e superba,
senza temer ch’alcun gli uccida o pigli, pascano o stiansi rominando l’erba; saltano i daini e i capri isnelli e destri,
che sono in copia in quei luoghi campestri.
Porcelaine De Paris
Canto 34 -
Quattro destrier via più che fiamma rossi al giogo il santo evangelista aggiunse;
e poi che con Astolfo rassettossi,
e prese il freno, inverso il ciel li punse. Ruotando il carro, per l’aria levossi,
e tosto in mezzo il fuoco eterno giunse;
che ’l vecchio fe’ miracolosamente, che, mentre lo passar, non era ardente.
Puiforcat
Canto 38 -
Apparecchiar per lo seguente giorno, ed ebbe cura Carlo egli medesmo,
che fosse un luogo riccamente adorno, ove prendesse Marfisa battesmo.
I vescovi e gran chierici d’intorno, che le leggi sapean del cristianesmo, fece raccorre, acciò da lor in tutta
la santa fé fosse Marfisa istrutta.
Royal Limoges
Canto 6 -
Vaghi boschetti di soavi allori,
di palme e d’amenissime mortelle,
cedri ed aranci ch’avean frutti e fiori contesti in varie forme e tutte belle, facean riparo ai fervidi calori
de’ giorni estivi con lor spesse ombrelle;
e tra quei rami con sicuri voli cantanto se ne gìano i rosignuoli.
Saint Louis
Canto 43 -
E di panni di razza, e di cortine
tessute riccamente e a varie fogge,
ornate eran le stalle e le cantine,
non sale pur, non pur camere e logge;
vasi d’oro e d’argento senza fine,
gemme cavate, azzurre e verdi e rogge,
e formate in gran piatti e in coppe e in nappi, e senza fin d’oro e di seta drappi.